Entità: Il Servizio Segreto del Vaticano
di Vincenzo Rampolla
Il Servizio Segreto del Vaticano, detto Entità, ha una lunga storia di 500 anni, nato per tutelare gli interessi religiosi, economici e politici della Santa Sede.
Entità è il Servizio Segreto più segreto al mondo, nasce da Michele Ghislieri, appena salito al soglio come Pio V, papa dal 1566 al 1572 (v. ritratto), energico inquisitore domenicano, teologo e fautore della Controriforma.
Si ricordano alcune delle più note operazioni e missioni di Entità in difesa della cattolicità e degli interessi del Vaticano: in Francia, conflitto contro gli ugonotti (i protestanti francesi di credo calvinista); assassinio di Guglielmo I d’Orange, principe protestante, capo degli olandesi durante la guerra d’indipendenza dei Paesi Bassi contro i cattolicissimi spagnoli; politica d’ingerenza durante la guerra di successione spagnola; lotta alla politica dei cardinali Mazzarino e Richelieu; in Portogallo, attentato contro re Giuseppe I; ancora in Francia, congiure contro Napoleone Bonaparte; in Italia, lotta alla Carboneria; sfida aperta contro il comunismo; protezione dei gerarchi nazisti e ustascia in Sudamerica (operazione Odessa).
Se sotto Giovanni XXIII l’Entità entrò in una fase di stallo, con Paolo VI ritorna attiva più che mai. Papa Montini nomina il suo segretario personale, l’arcivescovo Pasquale Macchi, capo di Entità, carica vacante dal ‘60, poiché dopo la morte del cardinale Pietro Fumasoni Biondi, l’allora responsabile, Giovanni XXIII non nominò un sostituto.
Sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, Entità è particolarmente attiva, intervenendo in operazioni come: finanziamento del sindacato Solidarnosć di Lech Walesa (azione congiunta con la Central Intelligence Agency statunitense); protezione degli attori principali dell’opposizione cattolica al regime comunista polacco; finanziamento di dittatori di destra come Anastasio Somoza o Jorge Videla; intervento nelle oscure vicende dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR) , la Banca Vaticana dell’arcivescovo P. Casimir Marcinkus, esiliato a Chicago e passato alla storia per vicende che vale la pena rivangare, dopo 45 anni.
Lo IOR è un organismo privato fondato da Pio XII nel ’42, Marcinkus è stato presidente dal ‘71 all’89. Lo IOR è il maggior azionista del Banco Ambrosiano e esercita il controllo su tutte le sue società, anche quelle fantasma. A partire dal ‘78 il Banco è posto sotto accusa per diverse irregolarità. Una serie di crisi di liquidità lo porta alla bancarotta, poi fraudolenta, oltre all’accusa di riciclaggio di denaro della Mafia in connessione con la loggia massonica P2 di Licio Gelli. Marcinkus è indagato in Italia nell’’87 per concorso e evita l’arresto rifugiandosi in Vaticano, grazie al passaporto diplomatico. Con lo scandalo Ambrosiano arrivano alcune morti sospette: Roberto Calvi, il banchiere di Dio, Presidente dell’Ambrosiano è ritrovato impiccato a Londra sotto un ponte il 18 Giugno ‘82; Graziella Corrocher, segretaria di Calvi, il 17 giugno precipita dal 4° piano della sede milanese del Banco; Michele Sindona, il 22 marzo ‘86 viene ucciso in carcere da un caffè al cianuro mentre scontava l’ergastolo quale mandante dell’omicidio di Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana e delle attività finanziarie dello stesso Sindona. Oltre a un collegamento con le vicende Ambrosiano-IOR sono state sollevate ipotesi anche riguardo alla morte di papa Giovanni Paolo I, il cui pontificato dura soltanto 33 giorni.
Un’operazione finanziaria condotta da Marcinkus aveva scosso particolarmente papa Luciani, quando era patriarca di Venezia: Marcinkus, senza informare il patriarca di Venezia e i vescovi veneti, aveva venduto a Roberto Calvi il 37% delle azioni della Banca Cattolica del Veneto (banca creata in Veneto per aiutare i più indigenti, prestando denaro al clero a tassi d’interesse molto ridotti).
Divenuto pontefice, Albino Luciani avrebbe voluto attuare una rivoluzione all’interno della Chiesa, iniziando proprio dallo IOR. Non ci riesce perché è trovato morto nel suo letto, ufficialmente deceduto per infarto miocardico. Da più parti è sollevato il dubbio sulle reali cause della morte del pontefice.
Ma ciò che coinvolge l’Entità e lo IOR, è un movimento di denaro scaturito dopo la vendita di due missili Exocet al regime argentino durante la crisi Falkland–Malvinas. Una parte del ricavato della vendita delle armi finisce in un fondo segreto che il cardinale Luigi Poggi, capo dell’Entità, con il concorso di Marcinkus, l’assenso del cardinale Agostino Casaroli (Capo della diplomazia vaticana), e l’autorizzazione di papa Giovanni Paolo II, sono trasferiti in Polonia e destinati a Solidarność, il sindacato di matrice cattolica che si opponeva al regime comunista del generale W. Jaruzelski.
Non solo finanziamenti in Polonia, ma anche informazioni ricevute dall’Entità e dai propri agenti polacchi poi passate alla CIA, che ricambiava fornendo elenchi e rapporti dei nomi dei religiosi latino-americani simpatizzanti di teologia della liberazione, corrente avversata dal Vaticano.
Quattro giorni dopo l’improvvisa morte di papa Giovanni Paolo I, padre Giovanni Da Nicola, agente dell’Entità, sacerdote infiltrato nello IOR viene ritrovato impiccato a un albero di un parco di Roma covo di battone e travestiti. Nessuno indaga sulle ferite che Da Nicola ha sul corpo, evidenti segni di una colluttazione. Il caso è chiuso e la morte schedata suicidio, anche se l’autopsia ha evidenziato che il cadavere aveva il collo rotto per una frattura provocata da un colpo alla nuca e non dal peso del corpo caduto, agganciato alla corda. Da Nicola, è l’informatore del pontefice sui traffici finanziarie di Marcinkus, è a conoscenza di un dossier intitolato IOR Banca Vaticana. Situazione e sviluppo, classificato segreto pontificio e conosce la cosiddetta lista dei 500, elenco di nomi di membri della Curia vaticana, di politici, imprenditori e mafiosi che avevano utilizzato le banche di Sindona per fare sparire dall’Italia ingenti capitali, come è anche al corrente dei nomi dei cardinali appartenenti a diverse logge massoniche, compresa la P2.
È molto probabile che l’Entità sia stata presente nella strage consumata nel palazzo del Governatorato della Città del Vaticano il 4 maggio ‘98. (v. foto)
Ufficialmente il neo comandante del Corpo delle Guardie Svizzere Alois Estermann e sua moglie Gladys Romero, vengono uccisi dal caporale Cedric Tornay, a sua volta suicida. Molte sono le incoerenze della versione ufficiale vaticana: risentimento del caporale per una mancata onorificenza da parte del suo comandante e il profilo di Cédric Tornay, dedito all’uso di droga e con personalità tarata da disturbi comportamentali. Ciò che interessa qui è la probabile presenza di agenti dell’Entità sul luogo prima della strage e soprattutto la comparsa dopo di un fantomatico sacerdote. Sul luogo della strage sono stati trovati quattro bicchieri usati, poi spariti, che rivelano un misterioso quarto uomo che si sarebbe allontanato (dettaglio smentito dalla Santa Sede), inoltre qualcuno aveva perquisito lo scrittoio e gli schedari del comandante, che era forse un agente infiltrato della STASI (Servizi della Germania Est), col nome in codice di Werder.
La madre del caporale riferisce di essere stata avvicinata da un tale padre Ivano, di certo Yvan Bertorello, probabile agente dell’Entità che pure stava indagando sui legami dell’Opus Dei con la Guardia svizzera. Alle 20.30 della sera della strage Bertorello riferisce di aver trovato sulla sua segreteria telefonica un messaggio di Cedric Tornay, in cui il caporale chiedeva disperatamente aiuto. Sempre Bertorello incontra la madre del caporale in Vaticano due giorni dopo la strage, riferendo alla donna che era certo che suo figlio fosse innocente e che ne aveva la prova. Dopo questo incontro Yvan Bertorello è svanito nel nulla. Nel frattempo dalla Santa Sede fanno sapere che nella Chiesa di Roma non esiste nessun ecclesiastico con quel nome.
Il Circolo Octagonus è stato gruppo mistico-cattolico del quale hanno fatto parte due frati regicidi, Jacques Clément (che pugnalò Enrico III di Valois) e Jean-Francois Ravaillac (che infilzò Enrico IV con una spada a doppia lama). Motto del gruppo è Disposto al dolore del tormento in nome di Dio, mentre il simbolo è un ottagono con il nome di Gesù scritto su ogni lato, disegno presente su un foglio ritrovato in mano a Ravaillac dopo l’assassinio del re. Si pensa che il Circolo Octagonus possa essere stato il braccio operativo in Francia della Santa Alleanza di papa Pio V.
L’Ordine Nero è stata un’unità di frati assassini creata nel XVII secolo sotto il papato di Innocenzo X (1644-1655) da Olimpia Maidalchini, soprannominata la papessa (v. ritratto) per essere la dominatrice indiscussa della corte papale. Compito dell’istituzione è stato di neutralizzare le spie infiltrate nel Vaticano, specialmente quelle al soldo del cardinale Mazzarino.
Il Sodalitium Pianum è una rete di controspionaggio, propaganda e disinformazione organizzata da monsignor Umberto Benigni dal 1909. L’istituzione nasce per affrontare la lotta contro i pericoli del modernismo, soprattutto all’interno della Chiesa. Una volta individuati i modernisti ecclesiastici, dai semplici sacerdoti ai cardinali, Benigni li denunciava al Sant’Uffizio. La sede del Sodalitium si trovava fuori dal Vaticano, in via del Corso presso la Casa San Pietro. Il Sodalitium Pianum è stato sciolto formalmente nel 1922 da papa Benedetto XV.
Il Comitato di Sicurezza è un organismo creato nel 1999 da Pius Segmüller, comandante della Guardia Svizzera, e diretto da monsignor Giovanni Danzi, segretario generale del Governatorato, con il compito ufficiale di coordinare le attività relative alla sicurezza della Santa Sede e del pontefice, oltre a evitare attività criminali all’interno del Vaticano, una specie di contro-spionaggio al di fuori dell’area d’influenza dell’Entità.
Più recentemente è circolato il nome di una centrale extraterritoriale di controspionaggio vaticano, un certo Istituto Gesuitico di Studi Vaghi (IGESVA), inquietante nome per un’istituzione, retta tra l’altro da un monsignor Novacek, con sede a Roma in via dei Cherubini, 32. Fra tutte le istituzioni citate questa è in realtà inesistente, frutto di un esperimento sociale ideato da un giornalista italiano e via dei Cherubini a Roma non esiste, come il direttore monsignor Novacek; c’è un Vladimír Nováček, sacerdote ceco, morto però nel ‘99, di certo estraneo alla fantomatica agenzia.
La potenza dell’Entità è tale da superare in prestigio uno dei più efficienti Servizi Segreti al mondo. il Mossad, il potente Istituto per l’intelligence e servizi speciali d’Israele. L’Entità, infatti, è riuscita a sventare complotti sfuggiti all’intelligence israeliana, come un progetto di attentato contro Golda Meir da eseguire durante una visita in Italia nel 1973.
Nel 1953 Allen Dulles, Direttore della CIA (Central Intelligence Agency), ha affibbiato al Servizio Segreto vaticano l’etereo e nobile nome mistico Entità: la divina e intoccabile efficienza delle spie papali aveva impressionato nientemeno che il principe degli agenti segreti americani.
Tra gli attuali compiti dell’Entità non si contano anche quelli più semplici, come monitorare, manipolare e ripulire dati sul web, capaci di renderla un imbattibile concorrente di Wikipedia. Nell’agosto del 2007 infatti, la BBC denuncia la manomissione di alcune voci presenti su Wikipedia, tra cui quella su un imbarazzante particolare che riguardava Gerry Adams, leader del Sinn Fein, cattolicissimo gruppo repubblicano indipendentista dell’Irlanda del Nord di ispirazione socialista democratica. Il breve testo spurgato da ignoti dalla voce riguardante il politico dell’IRA riguardava i rinvii ad articoli di giornali in cui si dava notizia del ritrovamento proprio delle impronte digitali di Adams su un’automobile usata nel 1971 per un duplice omicidio.
L’App Wikipedia Scanner ha permesso di svelare che qualcuno in Vaticano è riuscito a manipolare il contenuto di alcune voci, qua e là nel Web. Ovviamente il Vaticano ha negato, tramite padre Federico Lombardi, portavoce della sala stampa, riferendo che chiunque avrebbe potuto fare la modifica, con qualsiasi computer collegato in territorio vaticano .
Il papa polacco Karl Wojtyla si è fidato mettendo un italiano alla guida del suo Servizio Segreto, il cardinale Luigi Poggi; papa Jorge Mario Bergoglio ha scelto un suo connazionale, José Luis Uboldi, uomo di fiducia del vescovo Rubén Di Monte e forse ex agente dei servizi segreti argentini. Chissà. Qualcuno ha mai visto Uboldi bazzicare per i corridoi del Vaticano?
Consultazione:
- Accademia.edu – R. Paternoster
- Con Stalin. Ricordi (1979), Enver Hoxha,
- D. Alvarez, Spies in the Vatican. Espionage & Intrigue from Napoleon to the Holocaust, Univ. Press of Kansas, Lawrence, trad. it. Spie in Vaticano. Spionaggio e complotti da Napoleone all’Olocausto, Newton, Roma 2003.
- M. Riebling, Church of Spies. The Pope’s Secret War Against Hitler, Basic Books, New York 2015.
- J.A. Ricaldoni, Los lobos de Roma, Chiado, Barcellona 2017.