Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Salvador Dalì (Figueres, Spagna, 1904 – 1989) - La persistenza della memoria (1931)

 

Non dimenticare

di Gianni Di Quattro

 

È un dono e allo stesso tempo può essere una condanna. Comunque è la caratteristica principale degli esseri viventi, di tutti e non solo dell’uomo. È bello sapere che le cose importanti della nostra vita non le dimenticheremo sino a che la nostra mente non è invasa da qualche malanno che distrugge tutti noi stessi e non solo una parte di noi. Ed è bello poi ricordarle, rigirarsele nella memoria, riviverle anche. La famiglia dove siamo nati e cresciuti, i primi anni di vita, gli amori, le emozioni di fronte alla bellezza, alle scoperte e gli amici che siamo riusciti a conquistare nel nostro cammino, le cose che abbiamo fatto e ci sono piaciute.

Allo stesso modo la condanna che ci portiamo dietro è quella di non potere dimenticare, anche se ci proviamo e qualche volta pensiamo persino di riuscirci, i dolori, le ingiustizie, le incapacità, le sconfitte della vita, le miserie anche che siamo stati costretti ad attraversare e magari con le quali qualche volta ci siamo mischiati.

La memoria è la nostra vita anche se negli ultimi anni non siamo più abituati ad allenarla come si faceva una volta, perché ci serviamo della tecnologia, delle memorie che la stessa ci mette a disposizione e che ci consentono di ricordare tutto, proprio tutto ed anche quello che non vogliamo o che pensiamo di non volere ricordare. Il problema di fronte alle memorie elettroniche è che queste sopravvivono a noi stessi e mettono a disposizione di tutti i nostri pensieri e i nostri accadimenti cancellando magari a posteriori il nostro pudore, alimentando nostre vergogne e facendo emergere tutti i lati nascosti e oscuri del nostro modo di essere, di quello che facciamo e che abbiamo fatto. E questo non è bello umanamente, è la distruzione della vera privacy, la nostra vita messa in una vetrina quando magari noi non ci siamo o non possiamo impedirlo è uno degli aspetti che la tecnologia ha introdotto nel modo di vivere nel mondo.

Ad ogni modo così è il cambiamento e non possiamo arrestarlo, dobbiamo solo cercare di capirlo e portare noi stessi, se ci riusciamo, ad assumere comportamenti che tengano conto che ormai nulla si crea e nulla si distrugge, come diceva un grande chimico che, senza volerlo, anticipava il destino dell’uomo.

Ci sono stati nella storia uomini con memorie prodigiose e non si può non citare il vero campione da tutti riconosciuto e cioè Pico della Mirandola, così come l’uomo nella storia si è sempre organizzato attraverso la trasmissione orale delle vicende a persone che poi a loro volta le trasmettevano ad altre, allo scopo di tramandare la vita. Insomma, oggi abbiamo le memorie elettroniche, ma l’uomo ha sempre trovato il modo di non dimenticare e di non fare dimenticare quello che riteneva non si dovesse dimenticare. Le religioni si sono sempre occupate di tramandare e molti dei loro adepti si sono sempre silenziosamente dedicati a ricordare, a scrivere (da quando è stato possibile) per non dimenticare.

La cosa più affascinante di questo aspetto, di questa caratteristica dell’uomo è rendersi conto che senza la memoria la sua storia sarebbe stata molto diversa e non solo molto più lenta, esattamente come oggi un sistema di elaborazione elettronica senza memorie o con poche memorie non potrebbe avere la stessa influenza nel cambiamento globale che stiamo vivendo. Ed è storia recente l’ invenzione tecnologica delle grandi memorie, è storia del secolo passato, della seconda parte del secolo passato.

La magia della memoria è quello che aiuta a vivere, specie nelle età più avanzate quando le emozioni che si ricordano soverchiano quelle che si sentono, quello che aiuta a conservare per sempre amori e percorsi, i momenti in cui sono nati i valori che ci hanno accompagnato e che magari per fortuna riescono ad accompagnarci ancora. W la memoria!

 

Inserito il:05/05/2019 15:23:13
Ultimo aggiornamento:05/05/2019 15:29:53
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