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Ma si può essere così pazzi da mettere insieme letteratura e ricette di cucina?
di Achille De Tommaso
Quando Pietro mi confidò la sua intenzione di ricordare Marialuisa mettendo insieme, in un libro, le sue ricette e le descrizioni delle letture che l'avevano appassionata, rimasi per un attimo perplesso. "Come si può mettere insieme alta letteratura e gastronomia?”, pensai. Ma fu solo per un attimo.
Perché qualcosa mi rimbalzava nella testa, perché ricordavo qualcosa.
Mi venne in mente che, quando, da giovane laureato, negli anni ’70, iniziai a lavorare in Inghilterra, e vivevo in una casa-famiglia, chiesi alla padrona di casa se potevo leggere i libri della sua biblioteca. Lei mi rispose:” of course” e mi porse un libro di ricette dicendo “I would recommend this”. Al mio sorrisino, reagì: “this book is much more that what it seems: it is the Divina Commedia of the food”. Infatti, mi stava invitando a leggere qualcosa di storico per la letteratura: Fisher, l’autrice, è stata infatti una delle più influenti scrittrici di gastronomia del XX secolo. La sua opera è nota per la sua prosa raffinata ed elegante, e per la capacità di mettere assieme narrazioni di alto livello e cultura culinaria.
E non è la sola.
Numerosi autori, infatti, hanno saputo fondere magistralmente il piacere del palato con quello della lettura, creando opere che celebrano entrambe le arti. Ciascuno di questi autori ha lasciato un segno indelebile nel panorama letterario, attraverso il loro raffinato approccio alla gastronomia. Il libro di Marialuisa si inserisce quindi con grazia in una tradizione illustre di autori che hanno saputo intrecciare i piaceri del palato con quelli dell'intelletto.
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"The Art of Eating" di M. F. K. Fisher: Un Capolavoro di Gastronomia e Narrazione
Mary Frances Kennedy Fisher, è stata una delle più grandi scrittrici di gastronomia del XX secolo. Il suo libro, "The Art of Eating", è una raccolta di cinque dei suoi più noti volumi, uniti in un'unica opera che esplora il cibo come nutrimento, espressione culturale e personale, e fonte di piacere e conforto.
"The Art of Eating" include cinque libri:
Serve It Forth (1937)
Consider the Oyster (1941)
How to Cook a Wolf (1942)
The Gastronomical Me (1943)
An Alphabet for Gourmets (1949)
Serve It Forth
In "Serve It Forth", la Fisher esplora la storia e la cultura del cibo attraverso saggi che trattano di vari argomenti gastronomici. Si spazia dall'antica Roma alle esperienze personali dell'autrice, analizzando come il cibo influenzi le nostre vite e le nostre società. Fisher utilizza una prosa elegante e riflessiva per descrivere banchetti storici e i semplici piaceri del cibo quotidiano.
Consider the Oyster
Questo libro è una celebrazione dell'ostrica, un alimento che Fisher considera affascinante e versatile. Attraverso una serie di saggi, esplora la biologia, la storia e la gastronomia dell'ostrica, offrendo anche ricette pratiche. Fisher riesce a trasformare un semplice mollusco in un simbolo di raffinatezza culinaria e avventura gastronomica.
How to Cook a Wolf
Scritto durante la Seconda Guerra Mondiale, "How to Cook a Wolf" è un manuale di sopravvivenza culinaria che insegna come preparare pasti nutrienti e gustosi con risorse limitate. Fisher affronta la scarsità con creatività e ottimismo, fornendo consigli su come mantenere la qualità del cibo nonostante le difficoltà economiche. Il libro è una testimonianza della resilienza umana e della capacità di trovare gioia anche nei momenti difficili.
The Gastronomical Me
Questo libro è il più autobiografico della raccolta, in cui la Fisher narra la sua vita attraverso esperienze culinarie. Dalla sua infanzia in California ai viaggi in Europa, ogni saggio è un ricordo legato al cibo. Fisher esplora temi come l'amore, la perdita e la scoperta di sé, utilizzando il cibo come filo conduttore. Il risultato è un ritratto intimo e toccante della sua vita e della sua passione per la gastronomia.
An Alphabet for Gourmets
In "An Alphabet for Gourmets", Fisher utilizza ogni lettera dell'alfabeto per esplorare un aspetto diverso del cibo e della cucina. Ogni capitolo è un saggio breve che affronta temi come l'abbondanza, la curiosità e il desiderio. Fisher combina la sua vasta conoscenza culinaria con un tocco personale, offrendo una lettura affascinante e istruttiva.
"The Art of Eating" ha avuto un enorme impatto sul mondo della letteratura gastronomica. La capacità di Fisher di fondere narrazione personale e cultura culinaria ha ispirato generazioni di scrittori e lettori. Il suo stile elegante e la sua profonda comprensione del cibo continuano a influenzare la gastronomia e la letteratura moderna.
Ma, come dicevo, gli esempi sono tanti: Isabel Allende, cilena, nel suo libro "Afrodita: Racconti, ricette e altri afrodisiaci" ci offre una raffinata esplorazione della connessione tra cibo e sensualità. Pubblicato nel 1997, questo libro rappresenta un'autentica celebrazione del piacere, dove le ricette culinarie si intrecciano con racconti erotici e aneddoti personali. Se quello della Fisher ci ricorda Dante, quello della Allende ci fa immediatamente pensare a Boccaccio!
E che dire di "Come l'acqua per il cioccolato" di Laura Esquivel? Questo romanzo racconta la storia di Tita, una giovane donna le cui emozioni intense si trasferiscono nei piatti che prepara. Ogni capitolo inizia con una ricetta e si sviluppa in una narrazione che intreccia amore, passione e tradizione familiare. Esquivel utilizza la cucina come metafora per esprimere sentimenti e raccontare la vita dei suoi personaggi. (Non vi ricorda la Signora Persi?)
E ancora: Julian Barnes - "The Pedant in the Kitchen", dove Julian Barnes, noto per i suoi romanzi, si avventura nel mondo culinario. Barnes utilizza il suo stile narrativo raffinato per esplorare il mondo della cucina domestica, offrendo consigli pratici e riflessioni letterarie. Proprio come fa Marialuisa.
Un tributo ironico con la mia biblioteca
Seguendo l'esempio di questi illustri autori, anch'io, pensandoci bene, non faccio a meno di fondere la letteratura con i piaceri più terreni. La mia biblioteca di casa, infatti, è una sorta di tempio eclettico dove si mescolano volumi di varie discipline letterarie e scientifiche con bottiglie di whisky, cognac, rum e grappa. In un certo senso, ogni sorso è un omaggio alle storie che amo e alle scoperte scientifiche che mi affascinano. Forse, in maniera ironica, sto anch'io seguendo questo stile letterario, unendo la passione per i libri con quella per la buona tavola e il buon bere. Così, mentre sfoglio le pagine di un classico o di un trattato scientifico, mi concedo un sorso di ispirazione liquida, trovando un piacere tutto mio nel connubio tra parola scritta e sapore.
In conclusione, il libro di Marialuisa si inserisce con grazia e originalità in una tradizione letteraria che celebra il cibo e la cultura. Con il suo lavoro, Marialuisa ci ha lasciato un'eredità che può arricchire le nostre tavole e le nostre menti. In un abbraccio di sapori e parole.