Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Lee Dubin ( California - Contemporary ) - The Grocery Store

 

Le avventure di Sofonisba

di Silvio Hénin

 

La signora Sofonisba cercò inutilmente di spingere la porta a vetri, poi di tirarla, poi nuovamente di spingerla, prima di accorgersi che si apriva da sola, bastava aspettare. “Dannati marchingegni! Non ti lasciano libera neppure di fare le cose più semplici” - pensò, ma si rabbonì subito davanti al largo sorriso sul volto rubizzo del salumiere, seminascosto dietro un bancone zeppo di salami, prosciutti e cotechini.

“Signora mia carissima! Benvenuta! È un po’ che non la vedo, spero che stia bene.”

“Benissimo, grazie.” - rispose la signora, facendo mentalmente tutti gli scongiuri di rito.

“Ho visto in vetrina” - continuò – “che oggi ha abbassato i prezzi. Prosciutto crudo a due e quaranta all’etto! Ma è buono? Non verrà mica dalla Cina, vero?”

“Ma no, è italianissimo, vero DOPCG[1]! Non si fida più di me? L’ho sempre servita bene, o no?”

“Le voglio credere. Me ne pesi due etti. Domani viene mio figlio a pranzo. È tanto che non si degna di venire a trovarmi e voglio nutrirlo bene. È sempre così magro. Dev’essere colpa di quella strana donna con cui vive. Una vegana, pensi. Non le va mai bene niente di quello che cucino. Meno male che questa volta Giovanni viene da solo dalla sua mamma.”

Il salumiere mise il prosciutto nell’affettatrice, posò un foglio di alluminio nel ripiano sotto la lama, poi uno di carta per alimenti e iniziò a tagliare le fette con un piacevole fruscio.

“Ecco, due etti esatti. Io non sono come certi altri che caricano il peso. Le serve altro?”

“No, grazie, dopodomani parto per una settimana in Riviera e non voglio lasciare niente in frigo. Quanto le devo?”

Il salumiere andò al registratore di cassa, batté sui tasti per un po’. La macchina emise lo scontrino che continuò a uscire lentamente. Sembrava scrivesse un romanzo. Alla fine, era lungo quasi dieci centimetri. Lo porse alla signora.

“Ecco, fanno sei e ottanta. Contanti o bancomat?”

“Certo che pago in contanti. Che resti fra noi, ma non ricordo mai il codice del bancomat.”

Poi, di colpo, realizzò: “Ma come sei e ottanta? Dovrebbe essere quattro e ottanta. Sono vecchia, ma so ancora fare i conti a mente. Guardi che ha sbagliato.”

Ma le pare che un negoziante possa sbagliare a fare i conti? Certo che due etti di prosciutto costano solo quattro e ottanta, ma questo è il prezzo del solo prosciutto, poi ci sono i costi aggiuntivi. Non ha visto il cartello sulla vetrina? Da ieri forniamo ai clienti lo Scontrino Trasparente, è tutto specificato, lo legga bene. Guardi che le ho fatto anche tre centesimi di sconto.”

La signora Sofonisba frugò a lungo nella borsetta, trovò i suoi occhiali da lettura, li inforcò e lesse:

 

IL PARADISO DELLA MORTAZZA

C.F./P. IVA 12365796430

Prosciutto crudo € 24,00 x 0,200

 

4,80 €

Riscaldamento negozio

 

0,52 €

Illuminazione negozio

 

0,41 €

Affettatura

 

0,54 €

Confezione

 

0,22 €

Emissione scontrino

 

0,15 €

IVA

 

0,19 €

TOTALE

 

6,83 €

 

La signora Sofonisba prese il suo pacchettino e uscì dal negozio. Avrebbe tanto voluto sbattere la porta, ma questa si chiuse da sola dietro di lei. Silenziosamente.

******

Tre settimane dopo, Sofonisba cambiò strada, decisa a non tornare più da quel furbacchione della salumeria Mortazza. Girò a destra, invece che a sinistra, e camminò per un po’ fino all’angolo successivo. Lì avevano aperto da poco un nuovo negozio di salumeria. Le vetrine erano grandi e ben illuminate, allestite con buon gusto. Non il solito pantagruelico assortimento di prodotti ammonticchiati, ma pochi esemplari di salumi e carni circondati da ceramiche rustiche, ortaggi e fiori. Una gigantografia agreste faceva da sfondo. Non vi erano neppure i soliti cartelli scritti a mano col pennarello, ma due schermi su cui, con un dito, si poteva scegliere il prodotto e leggerne tutte le caratteristiche, oltre al prezzo. Sofonisba si divertì a scorrere la lista più volte. - Bella idea - pensò. Si fermò poi su una voce e lesse: Prosciutto crudo, provenienza Italia, maiali allevati biologicamente, senza antibiotici, nessun conservante, senza glutine, senza lattosio, Prezzo: € 3,50/hg. Per maggiori informazioni… Seguiva uno strano disegnino a quadretti, come una piccola scacchiera.

“Sarà la marca? - si chiese Sofonisba – “Tre euro e mezzo all’etto! Conveniente. E non c’è neppure il glutine. Non so bene cosa sia, ma mio figlio vuole sempre sapere se io non l’ho messo nei cibi, anche quando servo zucchine e rape lesse per far felice la sua compagna.” Sulla porta a vetri c’era la scritta luminosa: “PER FAVORE SPINGETE - CHIUDETE DOPO DI VOI” e sotto “Non usiamo porte automatiche per risparmiare energia e salvare l’ambiente”. Sofonisba spinse il battente.

“Buon giorno. Ho visto fuori che vendete il prosciutto a tre e cinquanta. È vero? Non è che poi aggiungete altri costi?”

“No, signora, stia tranquilla.” - rispose l’elegante giovane commesso, palestrato, lampadato e con piccoli e discreti tatuaggi sul collo - “Quello è il totale, comprensivo di IVA.”

“Benissimo, allora me ne pesi due etti, grazie.”

“Ecco fatto” - disse dopo un po’ il commesso, porgendole lo scontrino.

Sofonisba lo lesse e per poco non svenne: il totale era 35 Euro.

“Guardi che ha sbagliato giovanotto, due etti dovrebbero essere sette Euro.”

“No, no. Legga bene lo scontrino. Quello che le ho dato è un abbonamento per una fornitura mensile di dieci chili di prosciutto. Con quello potrà venire qui tutte le volte che vuole, per due mesi, a comprare prosciutto fino tre chili. In realtà sono otto settimane, ma è quasi due mesi, non le pare?”

“Ma questo non era scritto fuori e io non consumo tre chili di prosciutto in due mesi! Se non riesco a finirlo mi rimborsate la differenza?” – rispose la signora Sofonisba sentendo salirle la pressione.

“Purtroppo, non possiamo, cara signora. Ma lei non ha letto il cuerre sullo schermo col suo telefonino? Lì è tutto spiegato. Forse non sa che è stato dimostrato scientificamente che due etti di prosciutto al giorno allungano la vita di almeno un anno. Pensi quante belle cose potrà fare in quell’anno. Una bella signora come lei, attiva e in buona salute, non dovrebbe farsi scappare l’opportunità! Se vuole variare la dieta abbiamo offerte speciali, come due chili di prosciutto, due di vurstel e tre di pancetta a soli 50 Euro. Se si registra con la nostra app avrà anche offerte aggiuntive, come quattro chili di cetriolini per lo uichend a soli venti Euro, e poi ...”

Ma la signora Sofonisba non lo ascoltava più. Lasciò il pacchetto sul bancone e uscì in fretta, convinta questa volta di riuscire a sbattere la porta. La tirò con forza dietro di sé, ma il battente si chiuse piano piano. Silenziosamente.

******

Quel pomeriggio la signora Sofonisba si stava appisolando sul divano davanti al televisore acceso, come sempre le succedeva. Suonò imperiosamente il telefonino. “Diomio, che sarà? Magari è Giovanni che non sta bene!” e si precipitò a rispondere.

“Pronto?”

“Ciao sei Giacomini Sofonisba?” - esordì una voce fievole e disturbata - “Residente in Via dei Ciclamini numero 7?”

“Sì, sono io.”

“Cara Sofonisba, ti telefono a nome di Telestar Smart. Questo mese vogliamo proporti un’offerta IRRINUNCIABILE: un abbonamento a dieci canali di sport totalmente gratuiti, dal vollei al baschet, dal curling al calcio, dalla pelota basca al tiro alla fune.”

“Grazie, ma lo sport non mi interessa. Poi perché mi dà del tu? Mica ci conosciamo.

“Sei sicura? Guarda che è gratis e l’attivazione è semplicissima, basta premere uno se vuoi...” un disturbo sovrastò le parole successive “... rinunciare all’offerta.”

“Se non lo voglio premo uno? Beh, meno male che è facile dire di no.” – pensò sollevata e schiacciò il tasto 1.

Tornò a sedersi sul divano per riprendere il sonnellino, ma subito il telefonino fece un piccolo dliiinn e lo schermo mostrò un messaggio:

Cara Sofonisba. Congratulazioni per aver sottoscritto il nostro abbonamento

SportUltraMax. Ti ricordiamo che il primo mese è gratuito. Dal secondo pagherai € 44,99 ogni quattro settimane. L’abbonamento si rinnova automaticamente allo scadere di ogni mese. Per una eventuale disdetta potrai provvedere due mesi esatti prima della scadenza successiva, sul nostro portale: www.SportUltraMax.disdetttaabbonamentoincasodirecessomaperchelofaisetipiacetantolosport.html. Oppure potrai telefonare al nostro Callcenter, al numero 740.880.088, dalle ore 02:00 alle ore 05:00 di ogni giorno feriale. Servizio a pagamento, la tariffa dipende dal tuo operatore telefonico. Non sono previsti rimborsi per il periodo non utilizzato. L’eventuale disdetta avrà un costo amministrativo di € 59,99.

Ti auguriamo Buona Visione.

La signora Sofonisba si accasciò sconsolata sul divano e si riaddormentò. Silenziosamente.

 

[1] Denominazione di Origine Protetta Controllata e Garantita (N.d.A.).

Inserito il:05/05/2020 08:57:48
Ultimo aggiornamento:05/05/2020 09:08:13
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