Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Catherine Reliant (France, Digital Art) - Remember

 

Mi ricordo di Wilma

di Marialuisa Bordoli Tittarelli

 

E’così che succede.

Stai facendo una cosa qualsiasi, le tue mani si muovono e la mente si perde in qualche altro pensiero, perlopiù banale e spicciolo. Qualcosa sul cibo che porterai in tavola, su una telefonata che devi fare, sull’aria ancora frizzante nonostante la primavera…insomma pensieri semplici.

Il tuo stato d’animo è rilassato o solo in leggera tensione per il lavoro che stai svolgendo.

Poi arriva un breve suono. Hai un messaggio. Lo apri, lo leggi e la tua vita di colpo vira e ti ritrovi altrove, spesso lontanissimo nel tempo e nello spazio, e, normalmente, emozioni forti e violente interrompono il corso normale della tua giornata.

E’cosi che Wilma è tornata a trovarmi, dopo tanti, tanti anni, così tanti che non la pensavo più.

E’così che si muore e si vive.

E’così che percepiamo la morte di persone amiche, un tempo così vicine e presenti, poi sfuggite via come le immagini dal finestrino del treno in corsa.

Non la pensi per mesi, ma, ogni tanto, chissà come, forse una voce, un profumo, un colore, una parola pronunciata con un accento particolare te la riporta alla mente per un attimo.

Le labbra si distendono in un’ombra di sorriso, ecco un sospiro e poi sparisce di nuovo per tanto, tanto tempo.

Tuttavia c’è stato un periodo della vita in cui questa persona, una come Wilma per esempio, riempiva di frequente le giornate ed erano giornate piacevoli perché Wilma sapeva donare allegria, sorrisi, gentilezze. Wilma apparteneva alla schiera di quelle persone che regalano qualcosa ad ogni incontro. Soprattutto sanno offrire gentilezza in ogni loro gesto, movimento, sguardo.

Sono persone che hanno il dono raro di saper accogliere con semplicità e calore senza chiedere niente.

Eri così giovane, sprovveduta, ignorante, ma fiduciosa e piena di curiosità, al tempo di Wilma.

Lei era sapiente, saggia, un esempio da seguire, una che insegna senza saperlo.

Qualcosa di lei è rimasto dentro di te, e, a sua insaputa, hai ripetuto un suo gesto, un comportamento facendolo tuo senza neanche rendertene conto.

Ora Wilma non c’è più nella sua solita forma e la sua voce posso sentirla solo chiudendo gli occhi e scendendo dentro di me.

Per noi che non la vediamo da tanto, tanto tempo, paradossalmente però è più viva e vicina che mai.

Per giorni e giorni il suo viso, il suo sorriso, le parole che un giorno ci avevano colpito ci staranno attorno con insistenza stringendo un po’ il cuore, rendendo lo sguardo malinconico e velato.

La tristezza del tempo perduto, di quello che forse avremmo potuto dire, del mistero del tutto e del nulla, del senso della vita, dell’ineluttabile morte, tutto questo ci farà compagnia nella nostra solita vita che continuerà imperterrita con le sue banali esigenze.

Poi piano, piano, ancora una volta, Wilma se ne andrà, diventerà una delle tante fotografie chiuse nei cassetti della nostra mente.

Tuttavia tornerà ancora e ancora e ogni volta il ricordo sarà agrodolce, ogni volta il cuore avrà una stretta e le labbra un sorriso e la mente dirà sempre con tenerezza “Mi ricordo di Wilma.”

 

Inserito il:31/03/2021 08:10:43
Ultimo aggiornamento:31/03/2021 08:32:59
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