Claude Corneille de Lyon (The Hague, NL, ca 1500 - Lyon, F, 1575) – Ritratto della Regina Claudia
La Renagloda, regina delle susine
di Giorgio Cortese
La Renagloda, o Renaglode, è un frutto rotondo di grossezza mezzana, La sua buccia è sottile e verdastra, sfumata da una velatura di rosso dal lato del sole; la polpa è fina, delicata, e piena di un sugo abbondante e saporitissimo. Il nome è stato attribuito dall’esploratore Pierre Belon, com’era di moda nel Seicento, in onore della regina Claudia, moglie di Francesco I di Francia, come simbolo di prosperità nel suo regno. Ma chi era quella regina?
Claudia di Francia, nata a Romorantin nel 1499, figlia di Luigi XII di Francia e di Anna di Bretagna, venne così chiamata in onore di San Claudio, il Santo che la madre aveva invocato durante un pellegrinaggio per riuscire a dare alla luce un figlio che sopravvivesse fino all'età adulta. Da giovane venne promessa sposa dapprima all'arciduca Carlo d'Austria, il futuro Carlo V, e poi sposò nel 1514, su richiesta degli Stati Generali riuniti a Tolosa, il cugino duca d'Angouleme, il futuro Francesco I, confermandone così la successione a Luigi XII, e venne ricordata come la bonne reine.
Di lei non si sa quasi nulla. Claudia, che divenne una pedina in un complicato gioco dinastico, era bassa di statura e affetta dalla scoliosi, che la rendeva gobba. A corte era eclissata dalla suocera, Luisa di Savoia, e dalla cognata, la letterata Margherita, regina consorte di Navarra.
Quando Francesco divenne re nel 1515, le tre dame di compagnia di Claudia erano le sorelle inglesi Maria e Anna Bolena e Diana di Poiters. Maria Bolena divenne l'amante del re prima di tornare in patria nel 1519, mentre Anna fungeva da traduttrice ufficiale della regina, ogniqualvolta fossero presenti dei visitatori inglesi, e poi nel 1521 tornò in Inghilterra dove, oltre dieci anni dopo, sarebbe divenuta regina come seconda moglie di Enrico VIII. Diana di Poitiers fu la principale ispiratrice della Scuola di Fontainebleau del rinascimento francese, e sarebbe divenuta l'amante per la vita del figlio e successore di Francesco, Enrico II.
Claudia trascorse la sua vita in un ciclo continuo di gravidanze; suo marito aveva numerose amanti, ma solitamente era relativamente discreto. Poco interessata alla politica, Claudia lasciò al marito anche il governo della Bretagna, dedicandosi alla cura dei figli e alle pratiche religiose, sotto l'influenza, secondo alcune fonti, del francescano Cristoforo Numai di Forlì, che era stato il confessore di Luisa di Savoia, madre del re Francesco I.
Claudia morì nel 1524, all'età di soli ventiquattro anni. La suocera e il marito non parteciparono neppure al suo funerale: quest’ultimo si risposò, anni dopo la morte della prima moglie, con Eleonora d’Asburgo, sorella dell'imperatore Carlo V, e l'atmosfera a corte si fece sempre più dissoluta; alcune voci volevano che la morte del re, nel 1547, fosse dovuta alla sifilide.
In Francia Claudia, oltre a dare sette figli a re Francesco I, legò dunque il suo nome a una varietà di susine: "prugna Regina Claudia". Rimane da ricordare che Claudia di Francia fu anche la nonna materna di Carlo Emanuele I di Savoia, e in dialetto si chiamò renagloda, molto vicino al francese renaglode (reine Claude), e la regina, con il nome dato al susino, è passata alla storia.