Alfons Mucha e le atmosfere Art Nouveau: la mostra.
L’Art Nouveau, o Liberty come spesso è conosciuto in Italia, è stato un movimento artistico a cavallo tra l’ultimo decennio del 1800 e i primi anni del 1900. Tale movimento ha riguardato l’architettura, il design (soprattutto mobili e ceramiche), la pittura e la cartellonistica.
Tra le caratteristiche principali dell’Art Nouveau possiamo individuare l’importanza della linea e gli innumerevoli rimandi ad uno stile floreale e naturalistico.
Tra i maggiori esponenti di questo movimento troviamo Alfons Mucha, artista ceco che ha operato principalmente a Parigi come pittore e realizzatore di famosi manifesti pubblicitari. Le principali tematiche trattate da Mucha, spesso in modo seriale, riguardano il tempo (astri, stagioni ed età della vita) e il corpo della donna, che è sempre al centro delle sue opere, inteso sia come forza creatrice della natura e dell’universo che come simbolo di femme fatale.
Milano (fino al 20/03/2016) e Genova (dal 30/04/2016 al 18/09/2016) gli dedicano una mostra estremamente interessante. Sono presenti circa 150 opere di Mucha, quasi tutti i principali manifesti maggiormente noti, e circa una settantina tra mobili, sculture, ceramiche e altre opere che permettono al visitatore di calarsi nelle tipiche atmosfere Art Nouvaeu.
Ho avuto la fortuna di visitare la mostra dedicata a Mucha presso Palazzo Reale (Milano) in un sabato pomeriggio, aspettando in coda solo una ventina di minuti. Il tema e l’artista sono di grande richiamo, erano presenti moltissimi visitatori di tutte le età, inoltre la mostra è ben curata sia per quanto riguarda le singole installazioni (notevole la ricostruzione di un salotto dei primi del novecento) sia per quanto riguarda l’esposizione dei manifesti di Mucha.
Come già detto erano presenti tutte, o quasi, le sue opere maggiormente conosciute a partire da Gismonda (1894), il manifesto teatrale che rappresenta la grande attrice Sarah Bernhardt e che ha fatto conoscere l’arte di Mucha ai suoi contemporanei.
Sono esposti inoltre tutti gli altri manifesti dedicati alla grande attrice oltre ad altre innumerevoli opere, pubblicitarie e non riguardanti anche l’epos slavo.
Fin da bambino ho avuto la fortuna di vedere molte opere d’arte sia dal vivo sia sui libri; essendo inoltre appassionato di Ukiyo-e (stampe giapponesi) sono ben consapevole delle possibili differenze sia tra le stampe di una stessa immagine, sia tra la stampa vista dal vivo e vista in fotografia sulla carta. La cosa che mi ha colpito maggiormente delle opere di Mucha è stata proprio la sorprendente differenza, sia in termini di dimensioni che di toni e colori, tra vedere una sua opera dal vivo e vederla sui libri. Proprio per questo motivo consiglierei vivamente di visitare la mostra: dal vivo i manifesti di Mucha hanno tutto un altro effetto e una diverse resa cromatica.
Nella parte finale dell’articolo vengono riportati alcune opere che è possibile vedere alla mostra.
Gismonda (1894) è il manifesto teatrale che ha consacrato Mucha al grande pubblico.
Estate (1896), manifesto non pubblicitario ma da collezionismo, appartenente a una serie sul tema delle quattro stagioni.
Monaco Monte-Carlo (1897), manifesto di una pubblicità per viaggi, mostra le bellezze naturali della Costa Azzurra e “la primavera che si sveglia sul mediterraneo”.
Princezna Hyacinta (1911) è un altro manifesto pubblicitario legato però al balletto “La Principessa Giacinta”.
Per maggiori informazioni in merito alla mostra: http://www.mostramucha.it/