Se questo è un uomo.
Visto che qualcuno mi ha chiesto chi fosse lo scrittore sopravvissuto alla Shoah a cui mi sono ispirato per l'introduzione alla mia ultima poesia pubblicata sul sito NEL FUTURO (in effetti sarebbe buona norma non dare mai nulla per scontato...), in vista della giornata della memoria di oggi (27 gennaio) mi pare buona cosa riportare il testo di "Se questo è un uomo", poesia che Primo Levi ha posto all'inizio dell'omonimo romanzo, in cui racconta l'esperienza vissuta ad Auschwitz.
Se qualcuno non l'avesse letto, anche se non si tratta certo di una lettura "leggera", lo consiglio vivamente!
Grazie ancora per l'attenzione, saluti a tutti!
Andrea Tittarelli
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi