Arthur Hughes (Londra 1832 - 1915) - The Long Engagement (1854/1859)
Trasformare un quadro d’autore in parole…
La fede
di Simonetta Greganti Law
“Credo nelle persone buone e di te non ho alcun dubbio. Tu hai un animo puro e gentile, sai dare sicurezza e felicità a chiunque. È per questo che ho trovato il coraggio di venire qui da te e pregarti di dirmi una sola parola, quella che mi darà la gioia che mi auguro di meritare. Sono sicuro che dovremmo prendere questa decisione, sono certo che dovresti infilarti quest’anello e dire sì davanti al primo prete che incontriamo e iniziare la nostra vita insieme che saprà regalarci una felicità infinita. Io ti amo da sempre e ti chiedo di diventare mia moglie”.
Ecco, glielo ha finalmente detto, con parole semplici, con un fare un po’ impacciato, ma sicuramente mettendo bene in chiaro le sue intenzioni. Le ha mostrato quella fede d’oro che aveva già comprato da due mesi e che accarezzava ogni sera immaginandolo al dito dell’amata. Finalmente si è tolto questo peso dal cuore e ora si sente particolarmente sollevato.
Paolo è un ragazzo molto timido, lo si capirebbe già dal fatto che, nonostante i suoi trent’anni appena compiuti, riesca ad arrossire quasi come accade a una ragazza adolescente.
È un anno che si è innamorato di Raffaella ma il suo è un amore non ancora dichiarato. Eppure oggi è riuscito a dirglielo. Le parole gli sono venute impetuose e inaspettate. Era stato tutto il giorno in agitazione. Forse ha esagerato parlando di matrimonio così all’improvviso quando tra di loro c’era solo affetto ed amicizia, ma ora lo ha fatto per farle capire che il suo è un sentimento serio. Finalmente è felice e si aspetta una risposta.
Raffaella lo guarda e gli sorride come sempre.
Prende l’anello, quella piccola vera d’oro giallo che lui le sta porgendo e continua a sorridere. Bacia la fede e sorride, poi la tiene stretta in pugno e sorride ancora. Il suo sguardo è dolce come del resto tutto il suo viso, la sua persona, i suoi movimenti. Raffaella ha una bellezza semplice, pura. I suoi occhi limpidi, come la sua anima, sembrano volerlo ringraziare. È felice che Paolo le voglia bene perché è convinta che l’amore rende forti e solamente amando si può trasmettere agli altri questo nobile sentimento. Lei continua a sorridere ma scuote la testa, non è offesa anzi, forse è lusingata. Poi, ancora sorridendo, dice:
“Come puoi aver frainteso tutto? Il mio amore per te è come quello che si ha per un fratello. Ho già deciso per la mia vita e oggi tu mi offri l’occasione per mettertene al corrente. Sono stata chiamata dal Signore, e voglio seguire questa vocazione. Sono contenta della scelta che ho fatto anche se adesso provo dolore nel deluderti. Forse questo è il prezzo da pagare per rimanere convinti della difficile scelta verso cui ho optato. Farmi suora non significa rinunciare all’amore ma portarlo tra la gente a sostegno di tutti quelli che hanno bisogno di una parola di conforto. Sì, noi due siamo molto simili: abbiamo lottato con tanti problemi, abbiamo visto la sofferenza, siamo stati gomito a gomito con la miseria e ci vogliamo un grande bene. Ma io non potrò mai portare questa fede al dito. La mia fede sarà solo per il Signore al quale mi consacrerò senza il rammarico di averti oggi rifiutato”.