Marianne North (Hastings, 1830 – Alderley, 1890) – Foliage and Flowers of the Cinnamon Tree
La cannella
di Gianni Di Quattro
La cannella è una spezia orientale, il suo aroma e il suo sapore dolciastro evocano i profumi e i misteri di quel mondo sempre in bilico tra tutto.
In Oriente tutto è ogni cosa, dalla cucina che è agrodolce, alla gente che non si sa mai cosa pensa e cosa vuole, alle relazioni personali che sono allo stesso tempo affettuose, estroverse e riservate, al sesso che spesso non è definibile nel senso che può avere molteplici orientamenti e interessi. Un mondo sospeso quello orientale, che ama la modernità soprattutto se appariscente, purchè inserita profondamente nel conservatorismo delle tradizioni religiose, comportamentali, dei suoi sistemi di vita secolari.
La cannella rappresenta quel mondo in maniera esemplare e si sente il suo profumo camminando nelle vie delle capitali orientali, come se si va in un locale per consumare un pasto o semplicemente per bere un profumato te o per fumare.
Ma anche nel mondo occidentale la cannella ha trovato larghi impieghi, però a macchia di leopardo e non in maniera uniforme e poi limitatamente al settore dolciario, almeno in grande prevalenza. La troviamo nella fantastica torta di mele americana, la troviamo usata in molti dolci siciliani, ancora in alcuni piatti tipici spagnoli, nella moderna gelateria.
Ma la cannella è anche un simbolo di dolcezza profumata, morbida, tentatrice, buona per scatenare sensazioni di benessere o passioni intense. Una nota canzone napoletana parla di una donna zucchero e cannella per indicare la sua bellezza, il suo fascino e la sua grande attrazione.
E la cosa più interessante è che il suo impiego è in espansione, i cultori del suo profumo e del suo dolce sapore aumentano ovunque nel mondo occidentale, un segnale della diffusione in un certo senso dell’oriente date anche le forti correnti emigratorie.
In altri termini, la cannella è l’Oriente che avanza, il cedimento dell’occidente, la religione al centro della società, il piacere di abbandonarsi al sogno, il disimpegno culturale, la diffusione della tecnologia per dare l’illusione di essere nel futuro. La cannella è insomma il simbolo di quello che sta avvenendo.