Paul Cézanne (Aix-en-Provence, 1839 – 1906) - I giocatori di carte
Panem et circenses
di Iman Zahra Favretto
“Parliamo di rivoluzione davvero?”
“Non ti preoccupare è un segreto”.
“Siamo come fantasmi qui”.
“Shhh ... Abbassa la voce è un complotto”.
“Contro chi stiamo andando?”
“La struttura della società è ovvio”.
“No!! Contro il governo, che dici!!!”.
“Stiamo combattendo per degli ideali”.
“Ma quali ideali! Siamo contro l'ingiustizia”.
“Io lotto per la parità dei sessi”.
“E io per la libertà di parola”.
“No non farlo te ne prego ... altrimenti la religione non esisterà più”.
“Le religioni creano disordine sociale”.
“Credi davvero di riuscire a sopprimerle?”
“Avete tutti torto, lottiamo per l'instaurazione di un governo dittatoriale”.
“Ha ragione!! Ha ragione!! Non se ne può più di questi politici”.
“ … Hey, sono un politico anche io ci avete votato voi ...”
“Io ho votato per un futuro migliore”.
“Io perché mi avete pagato profumatamente”.
“Io perché non avevo una grande scelta”.
“Fate silenzio ho sentito urlare!”
“Chi? Dove? Tu hai sentito?”
“Sì era una donna sicuramente, dietro il muro credo”.
“Non sono affari nostri staranno litigando e comunque che ne sappiamo”.
“Magari ha sbagliato lei. O magari ha sbagliato lui”.
“Io me ne vado non posso ascoltare queste sciocchezze”.
“Io anche, qui di pensiero politico ce n’è poco e niente”.
“Ma nessuno ha una qualche visione?!”
“E già tre se ne sono andati”.
“Quasi dimenticavo, devo fare ancora la spesa”.
“Ma, scusa, falla domani o più tardi”.
“Non posso fra poco chiudono e domani è festa”.
“Sentite qua non si combina niente, me ne vado”.
“Io devo andare in ufficio scusatemi”.
“Mia zia è in ospedale ...devo andare!!!”
“Devo portare fuori il cane, ci vediamo dopo”.
Di cosa stavamo parlando?
Di una rivoluzione credo.
Allora è così che muore una rivoluzione ...!