Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Sergey Ignatenko (Gomel, Bielorussia, 1975 - ) – Presentiment Of Insomnia

 

Colpevole di tradimento

di Simonetta Greganti Law

 

Continuava a rigirarsi dentro al letto.

Era notte inoltrata ma non aveva ancora chiuso occhio. Lei sola ne sapeva il motivo ma non voleva ammetterlo, neppure a se stessa.

Cercava di addossare la colpa al ticchettio dell’orologio, alle molle del materasso troppo vecchio o alla parmigiana di melanzane che aveva mangiato per cena.

Eppure quel peso sullo stomaco, quell’insofferenza in tutto il corpo, e quel prestare orecchio a rumori generalmente impercettibili non poteva essere la conseguenza di quello che lei si ostinava a voler credere. E lo sapeva bene.

L'aveva tradito.

I suoi occhi supplichevoli erano ancora davanti a lei, occhi senza una lacrima ma colmi di dolore.

Non era stata capace di continuare con lui, l’amava ma le domandava troppo.

Lei era una donna esageratamente libera e non era abituata a compromessi.

Adesso però era pentita, sarebbe voluta ritornare indietro.

Chissà se lui l’avrebbe perdonata. Sicuramente sì, dato il suo carattere sempre remissivo, ma lei, indubbiamente, avrebbe poi ricominciato a tribolare.

Non era certa però che sarebbe stato ancora là ad attenderla.

E se l’avesse già sostituita?

Oramai di quella relazione le restavano solo i ricordi.

Sin dal loro primo incontro si era subito instaurato un solido legame.

In quel periodo iniziale solo lui sapeva farla sentire importante e lei gli si era immediatamente affezionata perché, allora, aveva bisogno proprio di questo.

Ben altre erano diventate poi le sue priorità così lui, in breve, passò ad occupare un ruolo sempre più subordinato e sempre meno importante…tuttavia non aveva mai smesso d’amarla.

Adesso però, mentre stava a letto, si domandava come avesse potuto, proprio lei, ingannarlo in questo modo.

Nulla di più ingiusto eppure non aveva esitato a farlo, anzi, sul momento, non aveva nemmeno provato alcun senso di colpa.

L'amore troppo forte può essere ossessivo e per lei la separazione aveva rappresentato una liberazione.

Però quegli occhi continuavano a fissarla, a implorarla anche ora che era al buio. Non riusciva più a dimenticare quello sguardo.

Più sudava e aveva caldo, più si rendeva conto che invece fuori stava diluviando e sicuramente avrebbe fatto freddo.

Chissà dov’era adesso, chissà se la stava cercando, chissà se era riuscito a mangiare qualche cosa.

Lei invece aveva cenato però, adesso, le era rimasto tutto sullo stomaco. La sua libertà, tanto agognata, sembrava ora diventata inutile poiché lui cominciava già a mancarle.

Il letto senza di lui era irrimediabilmente vuoto.

Fuori pioveva troppo forte per restare indifferenti.

Come poteva averci ripensato quando l’aveva stabilito con così grande sicurezza?

Ci teneva troppo a quel viaggio estivo e lui glielo avrebbe ostacolato. Ora finalmente poteva fare quello che voleva. Ma lo desiderava ancora?

Balzando giù dal letto si rivestì e di corsa raggiunse la macchina in garage.

La pioggia si era mischiata alle lacrime che copiose le scendevano sul viso. Mise in moto e, accelerando, ripercorse la strada che poche ore prima aveva fatto con lui.

Coi finestrini aperti e con tutto il fiato che aveva in gola cominciò a gridare un nome.

Nessuno la udì… neppure il suo fedele cane che, proprio quella sera, aveva così crudelmente abbandonato.

Annabel emise un urlo e, fortunatamente, si risvegliò.

Grazie al cielo aveva solamente sognato, un sogno terrificante.

Era ora nella sua camera da letto.

Edward le circondava con un braccio le spalle per tranquillizzarla e comprendere cosa le fosse successo.

Mrs. Lewis, ancora confusa, volle accertarsi che il suo incubo, così vivido da sembrare reale, fosse invece solamente il frutto della sua immaginazione e per questo guardò sotto al letto per vedere se Baudelaire, il suo cagnolino, fosse, come sempre, accucciato lì.

Lo scorse acciambellato su un cuscino e così lei tornò a vedere il mondo a colori.

Per farsi perdonare dal suo amato cucciolo per il male che gli aveva fatto, anche se solo in sogno, si precipitò in cucina e iniziò a preparare i biscottini che da mesi voleva sperimentare ma poi, per diversi motivi, aveva sempre rimandato.

Biscottini premio per coccolare i quattrozampe:

Ingredienti:
– 300 g di farina integrale
– 180 g di tonno al naturale
– 1 uovo
– 1 cucchiaio di olio di semi

 

Preparazione:

  • Scolare e frullare il tonno al naturale servendosi di un mixer. Aggiungere anche un pochino di acqua tiepida. In alternativa si può usare anche del pesce fresco bollito e frullato con poca acqua di cottura.
  • Amalgamare alla mousse di pesce, la farina e poi l’uovo continuando ad impastare.
  • Stendere la sfoglia e tagliarla a forma di osso usando appositi stampini.
  • Infornare a 180° (forno già caldo) per circa 20 minuti.
  • Conservare i biscottini in frigorifero per un massimo di 10 giorni.

Annabel mentre infornava pensò che era proprio bello viziare chi si amava…almeno ogni tanto.

 

Inserito il:24/10/2017 12:56:01
Ultimo aggiornamento:30/10/2017 11:21:22
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