Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Bonnie Lanzillotta (Hanover, Massachusetts, USA, 1961 - ) - Complete Happyness

 

Le belle parole: felicità!

di Gianni Di Quattro

 

Ci sono delle parole che hanno un suono che rallegra anche solo a pronunciarle, forse anche solo al pensarle. Quasi una magia! Felicità è una di queste, anzi è la più importante tra queste parole. Ed è la più importante perché rappresenta, in modo cosciente o meno, l’aspirazione più entusiasmante per tutti gli uomini.

In realtà la felicità non è un bene reale, ma è la rappresentazione virtuale di un desiderio che si avvera, di un momento di benessere fisico o spirituale, di una illusione cui ci si aggrappa, della voglia di esserlo.

Poi ci sono le religioni che dicono che la felicità non è di questo mondo e che bisogna pregare e ubbidire per averla in un’altra dimensione che dicono che esiste.

E ci sono anche i pensatori che invitano ad esserlo per il semplice fatto di esserci e perché la capacità di capire e di sognare è l’aspetto più singolare e importante della felicità.

La felicità è quando una emozione conquista il motivo della sua origine, quando un sentimento approda a quello che desidera, quando si ha la sensazione di essere in pace, quando ci pare di sentire l’affetto di amici intorno a noi, quando si vede uno spettacolo naturale o meno che tocca il cuore, quando si legge un pensiero, una poesia e si sente il brivido della condivisione, quando si ha coscienza di rispettare tutti, quando si compie il proprio dovere, quando si progetta il futuro con chi si ama, quando si cerca di capire e si pensa di esserci riusciti, quando ci si abbandona ai sogni che fanno parte della vita di ciascuno.

Ma la felicità è anche una conquista perché dipende dal senso che si dà alla propria vita, dipende dal fatto che non lo si ripone nel possesso di qualsiasi cosa o nel potere su qualche cosa, dipende dalla voglia che si ha di vivere e dal piacere di assaporare la vita sempre e comunque, dagli obiettivi che ciascuno dà a se stesso e dalla capacità di adattare il proprio modo di seguire alla evoluzione delle cose e di essere in sintonia con il presente mentre si sogna il futuro.

La felicità, infine, non la si può inseguire e conquistare come una cosa qualunque, deriva da come si vive, non la si può programmare, comprare o scambiare o millantare.

La felicità si può solo capire quando arriva e trovare la forza e il piacere per godersela a prescindere da quanto dura, dipende cioè da come ci si predispone per sentirla ed apprezzarla.

Ed ancora, quando si è felici ci si accorge sempre di esserlo mentre la si può vedere sempre negli altri. E spesso può proprio arrivare quando ci si rende conto che la felicità di qualcuno è dipesa dal proprio comportamento e dalla propria volontà.

Per tutto questo la felicità, come dicevamo all’inizio, è virtuale ma, allo stesso tempo, è visibile e concreta.

Quando il percorso della propria vita comincia ad avanzare non sono più gli anni che contano, a parte le limitazioni fisiche, ma gli amici e gli spazi felicità che si sono conquistati durante il cammino.

 

Inserito il:25/09/2018 18:29:13
Ultimo aggiornamento:25/09/2018 18:35:02
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