Aggiornato al 21/12/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Egor Zaitsev  (Russia1967): Albero di Natale (1996)

 

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L’albero di Natale

di Simonetta Greganti Law

Trasformare un quadro d’autore in parole…

 

Quest’anno avrebbe fatto l’albero di Natale da sola e già pensava di addobbarlo per tutte le persone che aveva amato.

I personaggi del suo passato erano ormai in una “galleria dei ricordi” e se ne stavano tutti incorniciati sul muro del soggiorno a tenerle compagnia come erano soliti fare nei tempi più significativi della sua vita.

Quanti giorni trascorsi ormai andati via!

Temeva che con l’età avrebbe dimenticato, che questi si sarebbero rimossi dalla sua mente, ma era comunque certa che non avrebbe mai potuto scordali, cancellarli dal cuore.  Sembrava un po’ una contraddizione ma i due verbi dimenticare e scordare, che sono da tutti considerati sinonimi, contengono rispettivamente le parole “mente” e “cor = cuore” perciò il loro significato é sicuramente diverso.  Mentre il cervello è capace d’imporsi sulla condotta umana e decidere se eliminare dalla mente alcuni episodi trascorsi, quello che è entrato nel cuore vi rimarrà per sempre.

Lei non avrebbe mai potuto scordare!

Natale 1958: la pallina d’oro che ora stava tenendo in mano era stato il regalo che Osvaldo le aveva donato non potendosi permettere di comperarle un gioiello come invece avrebbe voluto.    Eppure la gioia che ebbe nel ricevere quel semplice ornamento fu immensa, per lei quella sfera dorata celava un mondo di amore e, ancora oggi, tenendola tra le mani riusciva a percepire l’affetto che conteneva. 

Proprio mentre pensava a tutto questo strinse la pallina al cuore con così tanto impeto che la fragile sfera si ruppe andando in frantumi.

La donna si sentì il sangue gelare ma poi sorrise perchè vedendo tutti quei frammenti pensò che il ricordo non poteva essere svanito ma si era solo moltiplicato.  Sembrava ora riuscire a percepire i particolari di quel giorno tanto lontano, riviveva adesso le mille sfaccettature di tutte le emozioni provate.

Nello scatolone degli addobbi scorse una pallina trasparente di vetro soffiato, riuscì ad aprirla e a colmarla con tutti pezzetti dorati che erano ancora sparsi sul suo vestito. 

Appese la nuova pallina sulla cima dell’albero, vicino alla stella più luminosa.

 

Inserito il:09/12/2024 21:49:38
Ultimo aggiornamento:09/12/2024 22:15:49
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