Circle Work Art (Perth, Northern Australia) - Iris, Goddess of the Rainbow, Sea and Sky
Filosofeggiando
di Simonetta Greganti Law
Al Tg stavano trasmettendo le foto rivoluzionarie di un buco nero, di quel passaggio interstellare che, si dice, permetta di viaggiare ad una velocità superiore a quella della luce.
A Valery però era bastato il semplice arcobaleno, che proprio in quel momento era apparso nel cielo, per distogliere lo sguardo dalla televisione e proiettarlo fuori dalla finestra lasciando i suoi pensieri liberi di scivolare verso quel mondo di sogni al quale non sapeva rinunciare.
Se ne stava con occhi estasiati a rimirarlo mentre la sua iride rifletteva l’indaco che pareva essersi scomposto proprio dalla luce policromatica di quell’arco.
Anche suo marito Adam aveva smesso di seguire il telegiornale poiché la pupilla dilatata, midriatica, di Valery aveva un campo gravitazionale così intenso da superare il potere d’attrazione del buco nero che stava invece, con le sue immagini storiche, magnetizzando gli occhi di gran parte dell’umanità.
A discapito delle fotografie di galassie e d’incommensurabili universi trasmesse in quegli istanti,
Adam si ritrovò, senza neppure rendersene conto, ad immergersi negli occhi della moglie. Così mentre Valery rimirava sognante quell’antico ponte cromatico che si stendeva verso l’infinito, lui si beava di perdere semplicemente il suo sguardo in quello sconfinato della donna.
Tre mondi diversi: il futuro rappresentato dalle fotografie tecnologiche, assolutamente inedite, si intersecava col passato, il mondo mitologico della dea Iris, messaggera degli dei, dai piedi veloci come il vento, rivestita di chitoni iridescenti formati da gocce di rugiada e circondata di luce, e il presente, espresso da quella seduzione che era l’unico momento palpabile anche se solo mentale. Tutti e tre facevano parte di una catena cosmica che legava tre ere differenti.
Le immagini moderne, futuristiche si frapponevano a quelle di uno scenario mitologico, del passato e convergevano, insieme, dentro gli sguardi della giovane coppia. Passato, presente, futuro, in quel momento diventavano un tutt’uno.
Il futuro non esisteva ancora ma si stava manifestando in lontananza, il passato non esisteva più ma lasciava la traccia visibile di sé nel cielo, esisteva solo il presente che in quel momento era tangibile sebbene collegato agli altri due in modo indivisibile.
L’occhio di Valery, grazie alla sua pupilla dal forte potere gravitazionale di un buco nero e alla sua iride che rifletteva i colori purissimi dell’arcobaleno, diventava così l’unica forma concreta per far coesistere passato presente e futuro, cioè lo spazio-tempo, in un unico blocco.
Ecco concretizzato il letto del fiume dove Eraclito faceva scorrere la vita.
Ecco l’arché che governava il mondo: gli occhi della donna amata a cui era impossibile resistere.
Il principio dell’Universo individuato da Talete nell’acqua, da Anassimene nell’aria e da Eraclito nel fuoco sempre vivente nel continuo divenire, era identificato in quell’istante da Adam proprio negli occhi languidi, sognanti ma allo stesso tempo focosi di Valery.
L’impetuosità di quello sguardo era l’artefice del Panta Rei; quella fissità era solo un inganno.
I suoi occhi infatti erano in continuo movimento ed era impossibile ingabbiarli in un sistema rigido. Adam per questo non si stancava mai d’immergersi negli occhi di sua moglie.
Ogni esperienza insieme era diversa, non era mai lo stesso fiume dove si era tuffato la prima volta.
Non era possibile ripetere con lei le stesse sensazioni proprio per la legge inesorabile del mutamento.
Adam decise allora di lasciarsi andare all’esortazione “Carpe Diem”…e, abbracciando Valery, colse l’attimo.
PASQUA ARCOBALENO
Ispirata dall’arcobaleno suggerisco un’idea per colorare le uova sode in modo naturale da poter portare in tavola il giorno di Pasqua e tingere d’allegria la colazione.
Per le uova viola farle bollire in 300 ml d’acqua e 2 cucchiaini di fiori essiccati di ibisco.
Per le uova gialle farle bollire con i fiori essiccati di camomilla. Oppure con la curcuma.
Per le uova rosse farle bollire con della rapa rossa.
Per le uova verdi farle bollire con degli spinaci o col carciofo.
Per le uova blu farle bollire col cavolo nero.
Per le uova indaco farle bollire ancora col cavolo nero ma tenerle in ammollo per meno tempo.
Per le uova arancioni farle bollire con cipolle bianche.
Se le uova si lasciano nella loro acqua di cottura per qualche ora il colore risulterà più intenso.
Una volta raffreddate spennellarle con dell’olio d’oliva e i colori diventeranno vividi e brillanti.