Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Marcin Wolski (Sopot, Polonia - Illustrator) - Cover standard edition 2084

 

2084

di Nazzareno Lasagno

 

Sirena di ambulanza in avvicinamento. Mi sento strano.

Mi sembra che il mondo sia capovolto, come se avessi le gambe in aria e la testa in giù.

Vedo tante persone con maschere che lasciano scoperti solo gli occhi, sono occhi inespressivi, sguardi sconsolati, rassegnati, senza vita.

Le persone non si guardano, non si sfiorano nemmeno, anzi sembrano evitarsi. Che succede?

Accendo il televisore e mi appaiono attori, cantanti e ballerine che discutono dottamente di argomenti scientifici e medici. Cambio canale. Tre eminenti virologi stanno cantando, non del tutto intonati, un allegro motivetto: “Vacciniam, vacciniam, trallallero trallallà”.

Scendo in strada e m’imbatto in un corteo di a appassionati di  regimi totalitari che innalzano cartelli con  grandi scritte “libertà, libertà!”. Dall’altro lato politici di sinistra e paladini dei diritti civili invocano misure più severe di limitazione delle libertà a minoranze dissenzienti. Sindacalisti chiedono di espellere dalle fabbriche gli operai renitenti al trattamento sanitario obbligatorio. A destra libertari e a sinistra forcaioli? Non mi raccapezzo più.

Schiere di giornalisti si aggirano carponi, elencando numeri a casaccio e declamando con voce belante gli ultimi decreti del Comitato di Salute Pubblica: greenpass… supergreenpass...turbogreenpass… greenpass galattico.

Da una nuvoletta bianca Indro Montanelli sogghigna beffardo e Oriana Fallaci fuma, visibilmente contrariata.

Due coniugi litigano sull’opportunità di far vaccinare o meno il loro figliuolo.

Un pensiero repentino deflagra come una bomba nella mia mente, mettendomi in grande stato di agitazione: Oddio, non sono vaccinato!

Adesso verranno a prendermi, sento già la sirena dell’ambulanza, mi cospargeranno di pece e piume d’oca e mi esporranno al pubblico ludibrio con un cartello al collo: “Miscredente! Non crede nella SCIENZA!”.

E sarà inutile appellarsi alla mia condotta da buon cittadino che ha sempre pagato le tasse, ai sessant’anni di onorata attività lavorativa, al servizio militare assolto – sono anche stato negli scout – inutile. “Sei un asociale! “.

Mi rinchiuderanno in manicomio!

Devo scappare. Mi unirò a un gruppetto di profughi afgani e siriani e attraverserò il confine al colle del Monginevro, ma sarà meglio non fermarsi in Francia e proseguire verso un paese più tollerante, forse la Spagna.

Voci in lontananza, sempre più deboli: libertà… libertà… libertà

I tre tenorvirologi incalzano sostenuti dal coretto dei giornalisti: “Vacciniam, vacciniam, trallallero trallallà”.

Dalla copertina di un antico vinile il volto pacioso di Luciano Pavarotti ha una smorfia di disgusto, il grande tenore si asciuga la fronte.

Sono in un bagno di sudore e mi sveglio con il cuore in tumulto.

Grazie a Dio era solo un sogno, un brutto sogno ricorrente che mi perseguita.

 E dire che sono così sereno, senza ansie né paure, da quando mi hanno inserito il microchip sottopelle vivo in un mondo meraviglioso!

 

Inserito il:22/01/2022 10:49:51
Ultimo aggiornamento:22/01/2022 10:56:49
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